Cinque domande con Martina Soragna

Questa settimana abbiamo intervistato per voi Martina Soragna, project manager per l’Italia di People Power Partnership, il progetto Europeo a cui ha aderito Fondazione Via Maestra in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Venaria Reale e che ha dato la possibilità a 10 ragazzi tra i 18 e i 25 anni di partecipare a un progetto innovativo di co-creazione artistica internazionale.
Il progetto People Power Partnership approda a Venaria dal 15 al 25 settembre. Ne fanno parte giovani ballerini provenienti da tutta Europa di età compresa tra 18 e 25 anni.
In dettaglio come si sviluppa l’iniziativa? Quando è nata e qual è l’idea di base?
Nel 2021 sono previste per tutt* i paesi partner del progetto delle creazioni site-specific. A Venaria Reale abbiamo il privilegio di ospitare la creazione all’interno dei giardini della Reggia, una location davvero speciale che siamo sicuri sarà fonte d’ispirazione per danzatrici e danzatori! Ospiteremo quindi per 11 giorni 8 ragazzi e ragazze danesi, di Helsingor precisamente, che insieme ai nostri 10 ballerini di Venaria creeranno uno spettacolo , guidati dal team artistico di Panoptikum.Action Theater, ente capofila del progetto che cura anche la direzione artistica. Dal 15 al 23 settembre ci saranno le prove, il 24 le prove generali e il 25 sera alle ore 20:30… lo spettacolo!
Il progetto è il proseguimento di un altro progetto europeo (Europa Creativa, Cooperazione di larga scala 2015-2018): Power of diversity – the crossing lines project. L’idea su cui si fonda il progetto è la cooperazione e lo scambio, sia a livello creativo e artistico tra i performer, che a livello professionale tra le organizzazioni dei paesi partner. Ogni azione del progetto è pensata per essere creata e realizzata dalla sinergia e dalla collaborazione di tutt* i partecipanti: c’è un grande lavoro di organizzazione e di comunicazione che rende possibile tutto ciò!
Il progetto è reso possibile dal programma europeo di sostegno ai settori culturali e creativi chiamato Europa creativa: si tratta di un aiuto economico alla cultura, per permettere la creazione di opere europee nel periodo dell’era digitale e della globalizzazione. Qual è il tuo ruolo all’interno del progetto? È difficile relazionarsi con grandi partner internazionali?
Io sono la responsabile del progetto per il partner italiano, Fondazione Via Maestra. Ho una visione generale sull’organizzazione del progetto e mi relaziono con i partner e con i professionisti del territorio per portare avanti le azioni sia a Venaria sia rispetto alla tournè del nostro team di danzatrici e danzatori, in ottica di breve e di lungo termine fino al 2024 quando il progetto si concluderà proprio qui a Venaria Reale, con l’allestimento di un grande evento che vedrà coinvolti 32 artisti sul palco!
Relazionarsi con grandi partner (anche a livello internazionale) non è difficile, anzi, c’è molta collaborazione e molta curiosità di conoscere nuove metodologie di lavoro tra i vari team organizzativi dei diversi partner. È realmente molto stimolante.
La dimensione internazionale del progetto è un’occasione di apertura di orizzonti che impatta tutte le persone e gli enti coinvolti, lavorando molto in digitale ma non solo. Ospiteremo anche a Venaria alcuni referenti delle altre organizzazioni partner, per esempio a Settembre verrà una delle organizzatrici del Teatro Nazionale di Sibiu (Romania) a cooperare qui sul campo in occasione della creazione artistica. Sono momenti importanti che offrono a noi operatori culturali e alla città occasione di conoscenza e confronto, anche in prospettiva di nuove collaborazioni future.
Nonostante tutte le difficoltà del periodo Covid, il progetto procede. Dato il contesto, pensi che l’arte e la cultura possano aiutarci a superare questa difficile situazione? In particolare, cosa possono fare la danza e il teatro?
Certo, direi che soprattutto l’arte e la cultura possono aiutarci. Abbiamo più che mai bisogno di porci domande collettive ed elaborare risposte creative per superare questo momento particolare. E la danza e il teatro possono riconnetterci al nostro universo interiore, di cui a volte ci dimentichiamo e possono ispirarci parlando direttamente al nostro cuore, per guardare al futuro con slancio e senza paure.
Tramite PPP si mettono insieme diverse nazionalità, età e realtà sociali. Pensiamo che il progetto non sia solo valido a livello puramente didattico, ma sia anche una crescita per i ragazzi e per le città ospitanti. Sotto quali aspetti pensi che la città di Venaria possa essere positivamente influenzata da questa collaborazione?
Per concludere vogliamo ringraziarti e chiederti se sarà possibile per i curiosi e per gli abitanti di Venaria partecipare direttamente al progetto in qualche modo. È in programma qualche iniziativa?
Certo, oltre alle azioni già programmate, di cui la prima in calendario è lo spettacolo a entrata gratuita del 25 settembre alle ore 20:30 presso i giardini della Reggia, vorremmo creare una rete di sostenitori del progetto proprio tra gli abitanti di Venaria, per creare un contatto diretto tra progetto e territorio anche al di là delle azioni performative. Qualora ci fossero persone interessate alla collaborazione diretta, siamo disponibili via mail all’indirizzo audizioni.fvmvenaria@gmail.com