In biblioteca con Giusi
In questa intervista dedicata allo staff conoscerete meglio Giusi, assunta in biblioteca dopo aver lavorato tanti anni all’ospedale di Venaria Reale al reparto nascite e dopo essersi occupata anche di ragazzi disabili.
Ciao Giusi! Presentati un po’ per i lettori del nostro blog.
Ciao a tutti, mi chiamo Giusi, lavoro in biblioteca da nove anni e seguo la sala dedicata ai bambini e ai ragazzi.
Di cosa ti occupi nello specifico?
Mi occupo di servizi all’utenza (prestiti, ricerche di libri, consigli di lettura) sia della sala ragazzi che degli adulti, anche se sono fissa in quella dei ragazzi. Quando ci sono i laboratori con le scuole seguo le attività dei bambini con le altre colleghe. In biblioteca facciamo laboratori per tantissime fasce d’età, dall’asilo alle superiori e a volte anche delle letture.
Sono molto attiva anche nel progetto NPL (Nati per Leggere), finanziato dalla Regione Piemonte; infatti sono io che seguo l’iniziativa, che consiste nello scrivere a tutte le famiglie dei nuovi nati residenti a Venaria che la biblioteca regala loro una borsettina contenente un libro e una bibliografia di letture consigliate. Questo è molto importante per far conoscere la biblioteca, così che se poi qualche genitore fosse incuriosito e venisse a trovarci, noi possiamo spiegare di persona il funzionamento della biblioteca, delle sale e degli altri servizi.
Infine, aiuto quei bambini o ragazzi che hanno bisogno di libri per fare delle ricerche scolastiche: in biblioteca abbiamo proprio un reparto di saggistica dedicato ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie che tocca varie materie (geografia, scienze, religione, ecc.)
Descrivici una tua giornata tipo da aiuto bibliotecario.
Sono l’addetta alla ricollocazione dei libri sia per la sala adulti sia per quella dei ragazzi; dopodiché, faccio un paio d’ore di servizi all’utenza che variano a seconda del giorno della settimana e mi occupo di controllare lo stato dei libri in quarantena (siamo ancora in periodo covid purtroppo). Se ci sono dei libri in cattivo stato, do loro nuova vita cambiando l’etichetta, facendo un po’ di découpage sulle pagine o sul dorso con nastro adesivo e colla e infine li rifodero. In questo modo i libri diventano quasi nuovi. Quanto agli acquisti di libri appena usciti li timbro, metto l’etichetta della collocazione, li fodero e li rendo disponibili sul catalogo dello SBAM. Risistemo poi la sala ragazzi mettendo in ordine peluche, libri, ecc. Il lavoro comunque è molto discontinuo, bisogna sempre correre da una parte all’altra nel caso l’utenza avesse bisogno e fare più attività contemporaneamente!
Qual è la parte del tuo lavoro che preferisci?
Sicuramente il contatto con i bambini e gli adolescenti, anche se la mia fascia d’età preferita è quella dei più piccolini, dai 6 mesi ai 3 anni. Mi piace molto seguire anche quelli delle elementari, mentre i ragazzi delle medie sono diversi perché quando arrivano, solitamente, sanno già che cosa vogliono prendere in prestito. Inoltre, un’altra mansione che amo molto perché mi rilassa è foderare a mano i libri e non con il sistema Colibrì.
Infine, quali sono i tuoi libri preferiti? Ci dici qualche autore in particolare?
Il mio autore preferito è Wilbur Smith, mi piace tanto perché amo i romanzi avventurosi e i panorami dell’Africa che descrive, mi fa viaggiare con la mente! Quanto ai libri della sezione ragazzi, mi dà molta soddisfazione consigliarli a voce ai genitori che vengono a richiederli o a informarsi sulle novità. Preferisco il contatto a tu per tu, rispetto a scrivere una recensione. In questo modo posso far vedere anche fisicamente i libri ai bambini: tantissimi sono interattivi, pop-up e perderebbero un po’ di magia visti alla lontana.
Il mio autore preferito di libri per bambini è però un classico: Luis Sepúlveda. Trovo infatti che i suoi libri siano estremamente semplici e comprensibili, ma che riescano sempre a insegnare una morale.