Biblioteca e decrescita felice
Oggi vi proponiamo un articolo che parla di biblioteca e decrescita tratto da Oh Alele, un blog di decrescita e autoproduzione che seguiamo da tanto tempo e al quale siamo molto affezionati.
Perché le biblioteche sono il luogo ideale per la decrescita
Per attuare un percorso di decrescita è spesso necessario apprendere nuove conoscenze e informarsi consapevolmente per poter attuare una politica critica del consumo e costruire un’alternativa ecologica verso un futuro più felice. Sicuramente internet è una miniera di risorse per chi affronta per la prima volta certi argomenti. Brulica di siti e blog, autorevoli o meno, che dispensano consigli, tutorial e articoli vari. Ma non tutto si può trovare su Google e, spesso, la conoscenza e la condivisione sono in mano a soggetti privati che manipolano e svendono i contenuti più disparati.
C’è un luogo, invece, dove le risorse sono libere e disponibili gratuitamente. Un luogo facilmente raggiungibile in ogni città, che sviluppa servizi per adulti e ragazzi, sostiene l’integrazione e l’accesso individuale alla cultura. Si tratta ovviamente della biblioteca pubblica, dove con una semplice tessera si accede a un intero mondo che per le sue caratteristiche, è perfettamente affine agli obiettivi del Movimento per la Decrescita Felice.
Prestito e scambio
Se l’obiettivo è ridefinire il proprio rapporto con i beni e con le merci, sostituendo il più possibile le merci con beni scambiati all’interno di relazioni non mercatili, prendere in prestito i libri per le proprie ricerche presso la biblioteca della propria città o quartiere è un perfetto esempio di relazione di scambio. I beni vengono acquistati dall’ente e movimentati più e più volte, sfruttando al massimo la loro vita naturale ed evitando sovrapproduzione e spreco di risorse. La pratica virtuosa del prestito, allunga la vita alle cose, rifiutando la logica dell’ultimo modello: finché un libro è in buono stato continuerà ad essere prestato, indipendentemente da quante nuove edizioni saranno stampate.
Libri e ambientalismo
Per quanto leggere sia una buona pratica, libri e giornali sono la prima causa di deforestazione mondiale (a meno che le nuove edizioni non siamo prodotte su carta riciclata) e aumentano la nostra impronta ecologica a causa dei processi di lavorazione e del quantitativo di mercurio utilizzato durante i processi produttivi e riversato dalle cartiere nei corsi d’acqua. Per pesare il meno possibile sull’ambiente, come forma di massimo rispetto per noi stessi e le generazioni future, possiamo prendere in prestito tutti i libri che desideriamo direttamente in biblioteca, dove le copie acquistate sono minime in proporzione agli utenti che possono usufruirne. Vi assicuro che potete trovare davvero di tutto: dall’ultimo bestseller dell’autore famoso al manuale pratico di bricolage, dal romanzo d’amore al libricino di fiabe.
Biblioteca e contenuti multimediali
Lo sapevate che nelle biblioteche non si trovano solo i libri? Si possono prendere in prestito film, musica, e-book e anche utilizzare computer e connessione ad internet gratuiti per le proprie ricerche o attività. In questa maniera si ripensa l’innovazione tecnologica, rendendola libera e alla portata di tutti; inoltre, si producono meno scarti non riciclabili, riducendo i dispositivi elettronici acquistati e quindi buttati.
Nelle biblioteche pubbliche si fa comunità, creando relazioni umane non mediate dal denaro. In quasi tutte le biblioteche, infatti, sono disponibili servizi di welfare e incontri letterari, corsi di lingua o di alfabetizzazione informatica, attività per bambini e gruppi di lettura. I libri già letti e non più utili si possono donare e il proprio tempo libero può essere messo a disposizione di tutti tramite attività di volontariato. Potrebbe essere il contesto ideale per proporre l’apertura di un Repair Cafè, dove le persone possono riparare i propri oggetti con l’aiuto di professionisti volontari e combattere l’entropia.
Sì, lo ammetto, sono di parte: io lavoro in una biblioteca e credo fermamente che rientrare in un’ottica di prestito e condivisione ci possa riconciliare con la Terra e riavvicinare come comunità. Se non ci credete, metteteci alla prova. Venite in biblioteca, fate la vostra tessera e provate a chiederci un libro su un argomento che vi interessa, magari proprio un libro sulla decrescita: sarà bello portarlo a casa sapendo che con esso aumentate la vostra conoscenza senza aver speso un centesimo e senza aver intaccato ulteriormente l’ambiente in cui viviamo.
Per una cultura libera, gratuita ed ecologica.
Articolo davvero interessante, fa riflettere