Cinque domande con Francesca Laureri

Qualche mese fa abbiamo seguito Tropico dell’influencer, un incontro online molto interessante organizzato da Sapere Digitale e moderato dalla super creativa Marianna Martino di Zandegù. Nel corso di questo incontro, abbiamo ascoltato i racconti e le informazioni che alcunə book influencer hanno voluto condividere con noi: ci siamo confrontatə con Petunia Ollister, i Radical Ging, Veronica Giuffré (I calzini spaiati) e, ultima ma non ultima, Francesca Laureri.
Francesca abita a Parma, ama il buon cibo, i libri e i viaggi. Ha due cani molto buffi e quando lavora al computer tiene aperte troppe tab contemporaneamente. Ha un blog decisamente interessante che si chiama Bonjour Petite. E questa è l’intervista che le abbiamo fatto per voi:
Chi è Francesca Laureri? Se dovessi scegliere tre parole per descrivere te, il tuo blog, il tuo lavoro… quali sceglieresti?
È una domanda difficile perché, per indole, faccio fatica a “incasellarmi” e definirmi. Mi verrebbe da dire fluido, perché unisco le mie passioni senza pensare troppo alla verticalità; spontaneo, per questo stesso motivo: racconto quello che mi piace, sperando di contagiare con l’entusiasmo chi legge i miei contenuti; ma anche curato, dato che investo tanto tempo nei contenuti che creo. Studio, scelgo con attenzione le parole e i dettegli, approfondisco temi che penso possano essere interessanti e utili, fornendo chiavi di lettura nuove.
Libri, viaggi, cibo: seguendo le tue avventure su Instagram, è impossibile non notare come questi tre argomenti si intreccino vorticosamente. Dovendo accostare una lettura, un luogo e un piatto, che abbinamento sceglieresti?
Sono molto legata alla mia terra, sotto tutti i punti di vista; mi piace raccontare la mia città e l’ho fatto attraverso due guide: una è in uscita a breve per Morellini Editore. Adoro esplorarne i borghi, farmi trascinare da quell’atmosfera tipicamente parmigiana che forse solo noi che la conosciamo così bene sappiamo cogliere. Quindi vorrei consigliare un libro che abbia questo sapore, anche se con tinte decisamente noir. Si tratta del debutto letterario di un mio concittadino e coetaneo, Luca Ferrari. Il suo libro si intitola Parma Brucia ed è una storia nera, appunto, ambientata in città; ne smaschera i lati nascosti, quei tratti lontani dalla facciata di placida e ricca cittadina emiliana in modo schietto e coinvolgente, anche se romanzato. È uscito per la casa editrice Booktribu, nella collana Black Out curata da Gianluca Morozzi che, durante una presentazione del libro, ha sottolineato quanto questa città possa rivelarsi piena di misteri. Consiglio di leggerlo con davanti una scodella di anolini fumanti, il piatto più tipico della nostra tradizione.
Procida sarà la capitale italiana della cultura nel 2022. Se dovessi partire oggi alla scoperta dell’isola nel Golfo di Napoli, quali titoli porteresti con te in valigia?
Qui scatta l’allarme rosso: non sono mai stata nella zona di Napoli; quindi, sono totalmente in balia della suggestione e dell’immaginazione. Se penso a Napoli però mi viene in mente subito Napoli Mon Amour, il debutto di Alessio Forgione, che ha disegnato in me un’immagine della città, dei suoi colori, umori e anche suoni. La mia città, Parma, è stata Capitale della Cultura 2020/21 e in effetti sarebbe stato molto utile fornire riferimenti letterari a chi è venuto in visita in questi due anni (di covid, ahinoi). Quindi più che rispondere alla domanda, per colmare la mia lacuna lancio un appello a lettori e lettrici di quell’area: cosa possiamo leggere per apprezzare al meglio la Capitale della Cultura 2022 e il suo territorio?
Nella tua bio su Instagram dichiari di leggere quasi solo letteratura anglosassone, ci racconti questa tua passione?
Da sempre sono affascinata dall’Inghilterra e dalla sua cultura. Ho iniziato ad andare a Londra quando ero molto giovane e questo mi ha permesso, viaggio dopo viaggio, di affezionarmi a questa città e di nutrire sempre di più il mio immaginario linguistico e culturale. Ho studiato Lingue e sono laureata in Letteratura Inglese e non ho mai smesso di leggere e approfondire, anche adesso a volte riprendo in mano i testi dell’università per cercare autori o collocare storicamente romanzi che sto leggendo. Sono innamorata di Lord Byron e dei Romantici, ma il mio autore preferito è Jonathan Coe. Recentemente sto scoprendo autrici contemporanee meravigliose e sulla scia di questa mia passione sto dando vita a un gruppo di lettura proprio dedicato alla letteratura inglese, si chiama A Place for Us ed è partito proprio in questi giorni. Questa è, diciamo, una “versione beta”, piccola e “casalinga”; non si tratta di un reading club tradizionale, vorrei fosse più che altro un percorso di scoperta, i tempi di lettura sono dilatati e ad ogni libro si aggiungeranno contenuti di approfondimento extra. La newsletter arriva una volta al mese e parla di libri e Inghilterra (e ci si iscrive da questo link).

Concludiamo con un’ultima richiesta legata all’esplorazione: ci consigli 5 libri che raccontino il viaggio, il cibo, l’esperienza esplorativa in tutte le sue sfaccettature?
Per rimanere in tema, parto consigliando i due libri di Bill Bryson che parlano di Inghilterra: Piccola grande isola e Notizie da un’isoletta. Li ha scritti a vent’anni di distanza l’uno dall’altro, sono libri di viaggio, raccontano paesaggi, città, costumi e abitudini inglesi e fanno morire dal ridere. Bryson, per me, è unico. Agli esploratori urbani consiglio invece A Londra con Virginia Woolf, di Cristina Marconi, uscito per Giulio Perrone Editore. Permette di muoversi attraverso Londra ripercorrendo la vita e le opere della grande autrice. E, perché no, Mrs. Dalloway, per attraversare e ricercare i mondi interiori ed esteriori di una città incredibile. Chiudo con una “guida da salotto”: Luoghi Letterari di Sarah Baxter, che racconta i luoghi che hanno ispirato alcuni dei più grandi autori a comporre opere immortali. Un bel viaggio di fantasia accompagnato da illustrazioni magnifiche, a cura di Amy Grimes.
Le foto sono di Federico Avanzini
il primo banner è una selezione dal profilo IG di Francesca