Londra in Primavera

Scendo alla fermata Westminster con il mio cappotto di lana viola, il mio preferito. L’ho scelto con cura perché so che da queste parti, nonostante sia primavera, fa ancora piuttosto freddo.
L’aria è frizzante: forse tra poco pioverà, qui non si può mai dire.
Sono qui con il mio cappotto viola, tutta trafelata, che trascino la mia trolley su per le scale. Le scale mobili non mi sono mai piaciute, ma le scale quelle sì. Un gradino per volta, le scale sembra sempre che ti portino da qualche parte, un passo dopo l’altro, verso l’alto.
L’aria di Londra mi accoglie.
L’aria di Londra che è questo mix tra persone e cose e magia. E gente di tutto il mondo e cibi etnici e campagna pittoresca che sbuca tra un palazzo e l’altro. E antichità di monarchia e modernità di Enbankment.
L’aria di Londra è come un tappeto rosso; è un grosso cartello al neon con scritto “Benvenuto”.
Welcome
Se non vi sentite a casa in nessun luogo, Londra è il posto per voi. È affine alle anime in continuo mutamento: d’inverno le luci di Harrods abbagliano i turisti riflesse sulla neve, d’estate i protagonisti sono i colori dei banchi di Camden Town con la loro frutta esotica, d’autunno entrano in scena i Kensington Gardens con sfumature di rosso e arancio. In primavera si può passeggiare con un caffè annacquato e pensare alla vita o trascinare la trolley su per una scala, come me ora, e sentirsi finalmente a casa.
Non so che cosa mi riserva la vita.
Non so ancora che un giorno sarà complicato viaggiare. Non so ancora che un giorno saremo a lungo rinchiusi nelle nostre case e non potremo godere della bellezza di una passeggiata avvolti dall’aria primaverile. Non so ancora che un giorno scriverò di questo momento con nostalgia.
E racconterò di come mi sono sentita a casa in quel giorno di primavera a Londra.
Il nostro consiglio di lettura
Abbiamo pensato di abbinare a questo racconto breve e intenso un romanzo di Edward Rutherfurd, London, che racconta la storia di una delle città più intriganti del mondo attraverso i secoli.
Protagonista silenzioso e affascinante di questo libro è il Tamigi, che scorre da secoli nel cuore di Londra. Dai tempi della conquista romana ad oggi, sulle sue rive si animano e si intrecciano le vicende di personaggi indimenticabili, da Julius, il giovane falsario di monete romane, a Dame Barnikel, proprietario della taverna frequentata da Chaucer.
Da Edmund Meredith e il gruppo di attori del Globe Theatre di Shakespeare, alla piccola Lucy che sembra uscire da un romanzo di Dickens. Attraverso i loro occhi vediamo crescere la città, vediamo sorgere uno dopo l’altro i monumenti che ancora oggi la caratterizzano, e siamo messi a confronto con i personaggi che hanno fatto la sua grandezza e con gli eventi che hanno segnato il suo destino.