Te lo leggo in faccia
di Alyson

Pirandello diceva: “C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno”. Quanto può essere vera questa citazione? In fondo ognuno di noi cerca di mascherare alcune emozioni, per paura, protezione o per sopraffazione.
Comunicare nel mondo
Nel mondo esistono 141 lingue ufficiali, ma considerando dialetti e lingue di popolazioni minori si arriva a contarne circa 7000. Certo non è facile la comunicazione tra i vari paesi, la barriera linguistica non permette un veloce scambio di comunicazioni, anche per quelle più semplici. Ma nell’uomo, così come nell’animale, esiste un tipo di comunicazione che è quasi universale: il linguaggio del corpo, o comunicazione non verbale.
Linguaggio non verbale
I nostri volti e le nostre microespressioni riescono a trasmettere molto più di quanto pensiamo, il nostro inconscio riesce a mostrare alcuni nostri pensieri istantanei, da quelli genuini fino ai gesti che invece vorremmo solo nascondere.
Le persone manifestano le loro emozioni allo stesso modo. La verità, quindi, è scritta sul nostro volto.
Le parole possono ingannare, il corpo però non sa mentire
Uno dei più importanti esponenti nella ricerca e nello studio delle microespressioni è lo psicologo statunitense Paul Ekman. La sua ricerca è stata ispirata da alcune documentazioni di vari antropologi che analizzavano le espressioni del viso di varie tribù indigene, come anche da alcuni scritti di Charles Darwin (“L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”).
Le espressioni universali
Si riescono così a distinguere delle espressioni di “base” universali: rabbia, disgusto, tristezza, gioia, paura e sorpresa.
Non vi ricordano qualcosa? Ma certo, Inside Out, il cartone animato della Disney, che presentava proprio queste emozioni universali andando a esaltare ogni personaggio estremizzando le caratteristiche dell’emozione rappresentata. Ovviamente le mimiche facciali di ogni emozione sono molto più complicate, ma possiamo provare a capirle andando a osservare le espressioni che vediamo nei film!
Rabbia


Effettivamente in questo episodio di Sherlock lui era parecchio arrabbiato, risolvere misteri e delitti non è semplice. La mimica della rabbia si manifesta su tutto il viso: le sopracciglia sono ravvicinate e tra loro compare una ruga verticale, la palpebra superiore è tesa e abbassata, gli occhi possono risultare sporgenti, le labbra fortemente serrate e le narici dilatate.
Disgusto


Vi ricordate questa scena di Harry Potter? Qui sicuramente Ron non aveva visto qualcosa di gradevole, anzi, dava proprio il voltastomaco a guardarla! L’emozione del disgusto (che è diversa dal disprezzo, in quanto provoca repulsione da cose inanimate che si vedono o si toccano) si manifesta nella parte bassa del viso, e quindi si presenta con il labbro superiore sollevato e il labbro inferiore premuto contro il labbro superiore, il naso è arricciato, le guance sollevate, le sopracciglia abbassate – e compaiono piccole pieghe sotto la palpebra superiore.
Tristezza


Emma Watson è una grande attrice che riesce a interpretare alla perfezione le emozioni, proprio come in questa scena. Come possiamo notare, nelle espressioni tristi gli angoli interni delle sopracciglia sono sollevati, così come l’angolo interno delle palpebre superiori, mentre gli estremi della bocca sono piegati in giù (oppure tremano).
Gioia, felicità


In questa scena Brad Pitt esprime gioia e un sorriso sincero, come si può notare dagli angoli esterni degli occhi. La felicità, o gioia, è una delle emozioni più semplici da riconoscere, ma volontariamente può essere mascherata o forzatamente simulata. La mimica della felicità si esprime soprattutto nella parte inferiore del viso: gli angoli della bocca infatti sono tirati indietro e sollevati, così come le guance, mentre la palpebra inferiore è sollevata e agli angoli esterni degli occhi appaiono delle piccole rughe.
Paura


In questa scena di Romeo+Juliet, Romeo scopre che la morte di Giulietta è finta – ma ahimè (spoiler) lui ha già bevuto il suo veleno.
La mimica della paura si manifesta con sopracciglia sollevate e ravvicinate, si presentano delle rughe sulla fronte, la palpebra superiore è estremamente sollevata e le pupille si dilatano, la bocca è aperta e le labbra sono tese. La paura e la sorpresa sono emozioni transitorie, che durano pochi secondi; quando si prolungano per più tempo, questo potrebbe significare che la persona stia mentendo.
Sorpresa


Non ci si può dimenticare dell’amatissima serie TV Friends. E qui vediamo una Monica molto sorpresa! La sorpresa si divide in 4 tipologie, ma generalmente si presenta con sopracciglia sollevate e incurvate, rughe orizzontali che attraversano la fronte, palpebre aperte, mascella abbassata e labbra e denti dischiusi senza far risultare però la tensione.
Ma a cosa ci serve capire il linguaggio del corpo?
Beh, non serve solo per capire le vere intenzioni degli altri o per smascherare delle menzogne, ci aiuta anche a capire maggiormente noi stessi, a chiederci il motivo di alcune nostre reazioni nei confronti degli altri.
Libri e serie tv disponibili al prestito
Se volete approfondire l’argomento del linguaggio non verbale, potete affrontare alcune interessanti letture e allenarvi a riconoscere le espressioni scegliendo i vostri programmi TV preferiti e cercando di analizzarne i volti.
Qui di seguito alcuni consigli di lettura (e visione) presenti in biblioteca:
I volti della menzogna Paul Ekman
Il linguaggio del corpo Alexander Lowen
I segreti per capire il linguaggio del corpo Francesco Di Fant
Lie to me serie TV